Produrre energia distribuita sul
territorio e gestirla in maniera intelligente, regolando le dinamiche di
domanda ed offerta, riducendo al minimo le perdite ed utilizzando per lo più
impianti che sfruttano fonti rinnovabili.
Sono questi gli obiettivi che si
propone di realizzare, attraverso le microreti (microgrid), il progetto
e-GOTHAM a cui partecipa il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli
Studi del Sannio insieme a 17 partner europei, tra i quali gli Oleifici
Mataluni di Montesarchio (BN). Il complesso agroindustriale oleario sannita è
già da anni impegnato in un percorso virtuoso, volto a coniugare sostenibilità
ambientale e sviluppo del territorio. Una sfida con cui misurarsi per aumentare
la competitività sui mercati.
Il progetto e-GOTHAM, nell’ambito
del programma Artemis sui sistemi "embedded", è giunto alla seconda
riunione di verifica sullo stato d’avanzamento dei lavori del gruppo di
ricerca. Gli incontri si sono svolti ieri ed oggi a Benevento, presso
l’Università degli Studi del Sannio.
Tra gli scopi del progetto
e-GOTHAM, che avrà una durata di tre anni, quello di implementare un nuovo
modello di domanda aggregata di energia, integrare efficacemente le fonti
energetiche, aumentare l'efficienza di gestione e ridurre le emissioni di carbonio,
accrescendo la consapevolezza dei consumi.
“Il nostro Dipartimento di Ingegneria - dichiarano i Professori Carmen Del Vecchio e Luigi Glielmo, che coordinano il gruppo di ricerca dell’Ateneo sannita
impegnato in e-GOTHAM - contribuisce a
realizzare una piattaforma informatica per una migliore gestione di microreti
energetiche nei settori residenziale, terziario ed industriale, collaborando
per la sperimentazione nel settore industriale con la Enemont, una società degli
Oleifici Mataluni specializzata nel risparmio energetico e nello sviluppo di
sistemi di energia pulita”.
Il mercato delle tecnologie
pulite, secondo i più accreditati studi di settore, entro il 2018 vedrà
quintuplicare l’apporto energetico delle microreti. Si calcola, infatti, che in
sei anni si passerà dai 764 MW del 2012 a quasi 4000 MW.
“Per un complesso industriale quale quello degli Oleifici Mataluni -
commenta l’Ingegnere Francesco Fuccio,
Responsabile Area Impianti degli Oleifici Mataluni - i consumi energetici incidono in maniera significativa sul costo
economico ed ambientale. Per questo, il tema dell’efficienza energetica va
messo ai primi posti nella lista delle esigenze di innovazione aziendali.
Tradizionalmente, i consumi energetici industriali sono considerati come un costo
inevitabile, una bolletta da pagare ed una spesa da tenere sotto controllo.
L’obiettivo degli Oleifici Mataluni è quello di passare ad una gestione attiva
dell’elettricità come input della produzione, proprio come i materiali e la
manodopera. Abbiamo creduto nelle
microreti intelligenti per il miglioramento della gestione energetica e la
conseguente riduzione dei costi e dell’impatto ambientale delle produzioni. Il
progetto e-GOTHAM - conclude Fuccio
- grazie anche alle collaborazioni con i
numerosi partner internazionali, ci ha confermato le potenzialità delle
microreti, in cui l’energia è generata vicino alle utilities (spesso da fonti
rinnovabili, come nel caso del nostro impianto fotovoltaico), con riduzione al
minimo delle perdite e possibilità di gestione attraverso un sistema
intelligente, come quello che stiamo sviluppando nell’ambito del progetto, in grado di ottimizzare il bilancio tra
produzione e consumo di energia a livello locale”.
Grande soddisfazione, dunque, per i
risultati conseguiti da parte del gruppo di ricerca dell’Ateneo sannita.
“La
riunione di verifica del primo anno di lavori - a parlare è la
Professoressa Carmen Del Vecchio - ha avuto un esito molto positivo. Al meeting
hanno partecipato i 17 partner di e-GOTHAM, dei quali cinque sono italiani (di
questi ben quattro, tra università ed aziende, appartengono al territorio
campano), mentre gli altri sono spagnoli, norvegesi, finlandesi ed estoni.
L’Università del Sannio è stata presente all'incontro con noi docenti, con i
dottorandi Daniela Meola e Giovanni Gambino, l’assegnista di
ricerca Giovanni Palmieri ed Andrea Mongillo, Amministratore Unico
di KES (Knowledge Security Environment), una spin-off dell’Università del
Sannio”.
Il prossimo appuntamento è previsto nel
mese di giugno a Bruxelles, per la prima valutazione del progetto da parte
della Comunità Europea.
A presto con Olio Dante!
Informazioni molto interessanti, speriamo che sempre più aziende si impegnino a mantenere quest mondo vivo più a lungo.
RispondiEliminaè davvero un progetto virtuoso e dovrebbero essercene di più. Se tutte le aziende collaborassero avremmo davvero un mondo più sostenibile.
RispondiEliminagrazie per le utili informazioni che come sempre trovo solo nel tuo blog
RispondiEliminagrazie per le informazioni
RispondiEliminaUn gran bel progetto, grazie per le informazioni :)
RispondiEliminaGrazie del post, bellissimo progetto
RispondiEliminaun'azienda che si preoccupa per l'ambiente è sempre da prendere in considerazione più delle altre
RispondiEliminaUn'azienda 'grande' si distingue anche per questo!
RispondiEliminaquesti progetti rendono un'azienda ancora più amata e stimata !
RispondiEliminaUn progetto lodevole, non ne ero a conoscenza. Molto bene!!
RispondiEliminaDante è un'azienda assolutamente da ammirare!
RispondiEliminaUna grande azienda con un progetto davvero lodevole! Ambiente ed energia pulita sono temi che dovremmo prendere in considerazione un po tutti, per un mondo più pulito :)
RispondiEliminaattendiamo allora la valutazione di gugno, senz'altro positiva!
RispondiEliminaVeramente importante questo progetto al quale dovrebbero aderire tutte le aziende.
RispondiEliminami piace molto questo progetto intrapreso da questa azienda! vedremo a giugno la valutazione!
RispondiEliminabellissimo progetto, solo l'azienda Dante poteva pensare a tutto ciò
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